sabato 4 luglio 2015

La donna che leggeva seduta sul letto












Quella mattina Agnese era un po' stordita. Gli ultimi impegni scolastici erano appena conclusi, quindi si presentava davanti a  lei un sacco di tempo libero, di questo  era felice, ma  si sentiva anche un po' irrequieta e non sapeva quale era il motivo.
Più di una notte, in quei giorni, aveva sognato la scuola. Ricordava in particolare un sogno in cui apparivano i suoi allievi, sorridenti e affettuosi, anche quelli che in classe le tenevano sempre il broncio. All'inizio non capiva perché si trovassero  nel suo appartamento. Era felice di vederli, ma allo stesso tempo voleva che si congedassero presto, per poter stare da sola col  marito.
A un certo punto,  lei e il marito  si erano ritirati in camera da letto, ma dopo un attimo  gli studenti,  erano entrati nella stanza mentre loro si baciavano. La coppia si era spostata da un'altra parte e i ragazzi dietro, sempre ridendo e chiacchierando. Sembrava che giocassero a nascondino.
Agnese sentiva sempre di più il desiderio di abbracciare il marito, ma gli studenti non sembravano aver fretta di andare via, anzi a un certo punto le era parso di udire  uno di loro, che chiedeva il permesso di aprire il frigo. Lucia, la ragazza più spavalda del gruppo, aveva  cominciato a bere acqua fredda direttamente dalla brocca e Matilde, la sua amica del cuore, si  era messa a mangiare un pezzettino di cioccolata fondente, che d'estate Agnese teneva sempre in frigorifero per non farla sciogliere.
Avrebbe voluto dire loro chiaramente che desiderava restare da sola col marito, il cui corpo le appariva sempre più attraente, ma i ragazzi erano venuti a dimostrarle quanto  tenevano a lei,  ne  era proprio sicura e per questo tanto felice, quindi aveva lasciato perdere.
Si era svegliata con una sensazione strana, come se due forze interne si stessero scontrando: da una parte la contentezza di aver ospitato i suoi allievi in casa; dall'altra le dispiaceva aver lasciato incompiuto quell'atto di amore verso il marito. 
Nel sogno  aveva visto i ragazzi da un'altra angolazione; Lucia le era sembrata più tenera, quando a un certo punto, scherzando, scherzando l'aveva abbracciata e con le lacrime agli occhi l' aveva ringraziato. Era la prima volta che prendeva l'iniziativa senza rivolgere lo sguardo verso Matilde, la quale, durante tutti gli anni di scuola superiore, era stata la sua compagna di banco. Matilde, nonostante la sua mente vivace e dinamica, poche volte era riuscita  a tirare fuori i propri pensieri o desideri. Aveva bisogno di altre persone per farlo, quindi mandava avanti Lucia.
Per esempio quando c'erano dei problemi in classe, Lucia era quella diceva:
- Scusi professoressa, in nome di tutta la classe le chiedo di non interrogarci oggi.
Agnese sapeva che in verità quelle parole volevano dire:
- Non ci interroghi perché questa mattina, né Matilde né io siamo preparate.
Quel giorno, per uscire da quello stordimento, dopo che il marito era uscito di casa per andare al lavoro, aveva preso un libro e si era seduta sul letto. Leggere la mattina era la cosa che più le piaceva fare quando era sola in casa. Ma dopo poco aveva abbandonato la lettura, perché aveva bisogno di muoversi per poter liberare quei due sentimenti contrapposti.
Il libro era rimasto aperto sul letto quando lei si era alzata a scrivere una mail ai suoi studenti. Erano  passati tre  giorni dall'ultima prova scritta di Maturità,  Agnese era impaziente di sapere come erano andati  i risultati.
Ha tirato un sospiro di sollievo quando gli alunni le  hanno risposto che erano andati piuttosto bene nella sua materia.
Verso le due, ha pranzato e dopo poco, mentre mangiava una mela, è arrivato il marito. E' stata una bella sorpresa, perché di solito lui usciva molto più tardi dall'ufficio.
Dopo aver sistemato la cucina è andata in camera dove prima  il marito si era  ritirato.  Il libro,  che   Agnese stava  leggendo, era rimasto ancora aperto sul letto, lei  lo ha  posato con cura sul comodino. Piano, piano, senza fare rumore si è sdraiata accanto a lui e lo ha abbracciato.



Nessun commento:

Posta un commento